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AQUILA
REALE
DATI
- Nome scentifico: Aquila
chrysatos
- Lunghezza del corpo: 80 -
87 cm
- Peso: maschi 2,9 - 4,4 Kg
femmine 3,8 - 6,6 Kg
- Apertura alare: maschi 2100
cm - Femmine 2250 cm
- Coda: 325 - 420 cm
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Difficoltà
di Avvistamento;: |
Alta |
Diurno: |
Si |
Data
inserimento: |
04.dicembre.2006 |
Autore: |
Manuel |
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Descrizione
La più grande di tutte le aquile, è compatta, con
testa Grande, ali e coda lunghe. Piumaggio uniforme
color nocciola, con riflessi dorati sulla testa. La
nuca e il bordo anteriore delle ali sembrano
brillare sotto la luce solare. Come tutte le aquile
ha tarsi lunghi con piume che ricoprono tutti i
tarsi arrivando fino alle dita. Becco molto robusto,
uncinata e di colore nero con cera gialla e redini
lunghe. Occhi color ambra. Gli artigli molto
appuntiti possono arrivare a misurare fino a 8 cm La
sagoma in volo ? abbastanza riconoscibile per la
coda larga e quadrata e le estremit? alari molto
digitate, anche se un occhio inesperto potrebbe
confondere per lei una "comune" poiana
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Comportamento
Grazie alla sua vista che corrisponde a quella di un
uomo che utilizza un cannocchiale da 10
ingrandimenti riesce a vedere una preda anche da
notevoli altitudini. Insieme con il lupo e l'orso,
l'aquila reale occupa i primi posti nella catena
alimentare, non avendo in natura nessun predatore.
E' una specie ubiquitaria che riesce a vivere
dall'alta montagna fino alle pianure (raramente in
Italia). Pu? sollevare, in volo, fino a due volte il
suo peso (camosci, agnelli) |
Alimentazione e Riproduzione
Si nutre praticamente di tutta la "carne"
che trova ( volpi, cuccioli di camosci, lepri,
marmotte, cornacchie, gracchi, cinghialetti ecc. ma
anche di carogne e rifiuti. la maggior parte delle
prede le prende con gli artigli lanciandosi al suolo
in picchiata, ma una curiosa tecnica di caccia è
quella ai camosci quando ne prende i soggetti
isolati su un dirupo sollevandoli per pochi metri
facendoli poi precipitare dal dirupo stesso. Durante
il periodo dell'accoppiamento, che va da met?
gennaio a met? marzo, fa delle evoluzioni afferrando
la femmina dagli artigli e planando in volo
rovesciato dopo l'accoppiamento, per 2 mesi vengono
covate le uova deposte su un nido solitamente su un
dirupo o un grosso albero in numero di 2, i piccoli
nascono a una settimana l'uno dall'altro e raramente
sopravvivono entrambi. |
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