
Nome scientifico del Camoscio: Rupicapra rupicapra
Lunghezza del corpo: 0,90-1,30 m
Altezza: 70 – 80 cm
Coda: 3 – 4 cm
Difficoltà di Avvistamento: Media
Diurno: No
Descrizione del Camoscio
Per agilità, audacia e resistenza il camoscio non ha pari tra gli animali di montagna. Ha corpo esile, corna caratteristiche piantate quasi verticalmente che si incurvano all’indietro e terminano a uncino.
Gli arti sono robusti, gli zoccoli hanno inferiormente un cuscinetto elastico che consente all’animale di far buona presa sulle superfici scivolose o accidentate. Il pelo duro e ruvido copre una densa lanetta.
Comportamento
I camosci di solito vivono con il gruppo della madre fino a quando raggiungono i 2-3 anni. Successivamente hanno uno stile di vita nomade fino a raggiungere la piena maturità a 8-9 anni, a quel punto si creano un territorio e una loro mandria.
Femmine e giovani formano mandrie di 15-30 individui, con il numero che varia con le stagioni. Nei mesi invernali, le femmine si isolano per poi partorire in primavera.
I maschi adulti vivono da soli per la maggior parte dell’anno. Durante la fine dell’estate si riuniscono alle mandrie, e in autunno i maschi in calore tendono a cacciano i maschi più giovani dalla mandria, occasionalmente uccidendoli
Vive bene in un ambiente selvaggio e inospitale dove le condizioni climatiche possono essere estremamente avverse. Può rimanere anche due settimane senza cibo. Diffidenti i camosci appostano sempre una sentinella per essere avvisati di un pericolo.
Alimentazione
D’estate i camosci brucano sulle cime dei monti erbe e fiori; mentre d’inverno scendono sui pendii e mangiano germogli di pino, licheni e muschi. La femmina partorisce in genere un piccolo, frequentemente anche due o tre..
Riproduzione del camoscio
Si riproduce stagionalmente, accoppiarsi in autunno per poi partorire in primavera.
Le femmine hanno un periodo di gestazione di circa 170 giorni dopo il quale i giovani nascono in un rifugio di licheni e muschi. A volte si verificano gemelli e terzine.
habitat
il camoscio rimane generalmente sopra i 1.800 metri nei prati alpini durante i mesi più caldi dell’anno. Alla fine dell’autunno e dell’inverno scendono al di sotto dei 1.100 metri, mentre di solito soggiornano su pendii ripidi. Raramente entrano nelle foreste.
Importanza economica per l’uomo
La carne è un alimento prezioso per alcune minoranze che vivono in montagna. I peli invernali dalla parte posteriore sono spesso usati per fare o adornare cappelli. Un altro uso popolare è quello di rendere la pelle “scamosciata” per poi venire utilizzata per la pulizia del vetro e la lucidatura delle automobili.
Guarda un video del camoscio
LE SCHEDE POSSONO ESSERE REALIZZATE DA UTENTI REGISTRATI
Se pensi che questa scheda sia stata copiata da un nostro utente o sei il proprietario del materiale (foto, testo, ecc.) contenuto in essa contattaci e provvederemo subito a rimuoverla o a citarne la fonte.