coniglio

Coniglio selvatico

coniglio selvatico
Oryctolagus cuniculus

Nome scientifico del coniglio selvatico: Oryctolagus cuniculus
Lunghezza del corpo: 35-40 cm
Coda: 4 – 5 cm
Difficoltà di Avvistamento: Media
Diurno: no

Descrizione del coniglio selvatico

Il coniglio selvatico da cui derivano le razze domestiche, è stato introdotto in numerose parti del mondo con tale successo da diventare addirittura un vero flagello in certe zone.

Più piccolo della lepre, con zampe e orecchie più corte, il coniglio selvatico ha pelo brunastro sulle parti superiori, bianco e camoscio nella parte ventrale. I piedi sono muniti di forte unghie dritte.

Comportamento

Animali gregari questi conigli vivono in tane che scavano numerose l’una presso l’altra tanto che vi possono essere sino a 200 conigli in una sola colonia.

Sono attivi soprattutto al tramonto e di notte ma possono uscire anche di giorno nelle zono in cui non sono disturbati. Per avvertire gli altri conigli di un pericolo incombente, un coniglio può battere ripetutamente il terreno con le zampe posteriori.

Alimentazione

Si nutrono essenzialmente di piante erbacee, ma anche di ortaggi e cereali e possono causare gravi danni ai giovani alberi. D’inverno si nutrono di rametti, bulbi e cortecce se mancano cibi più succosi.

Riproduzione del Coniglio selvatico

Le femmine hanno più parti nell’anno in primavera e in estate. Nascono 3-9 piccoli per volta, dopo una gestazione di 28-33 giorni. I piccoli nascono nudi e ciechi, in una tana poco profonda costruita apposta per il parto, tappezzata di vegetazione e di peli che la madre strappa dal suo ventre.

I piccoli escono dalla tana solo quando hanno tre settimane. La femmina è di nuovo in calore 12 ore dopo la nascita, ma non tutte le gravidanze giungono a termine e molti embrioni sono riassorbiti. Si calcola che solo il 40% all’incirca degli embrioni concepiti giunga alla nascita cosicché il numero medio dei nati vivi da una femmina in un anno è di 11.

habitat

Gli habitat preferiti di questa specie includono aree secche vicino al livello del mare con terreno morbido e sabbioso (per una facile tana). I campi incolti sono preferiti per la copertura che forniscono, ma vivono anche nelle foreste.

A causa delle moderne tecniche di aratura i terreni agricoli non sono più sicuri per le tane dei conigli. In particolare nell’Europa centrale, O. cuniculus ha imparato a convivere con gli esseri umani nelle città, facendo dei parchi e cimiteri la sua nuova casa, nonché giardini e prati. Le attività umane, in particolare la diffusione dell’agricoltura, hanno spesso aiutato inavvertitamente questa specie a colonizzare nuove aree.

Importanza economica per l’uomo

Oryctolagus cuniculus ha avuto molto successo nella maggior parte dei luoghi in cui è stato introdotto, ed è considerato un parassita agricolo in molte aree (specialmente dove i suoi predatori naturali sono stati eliminati). Questi animali mangiano colture coltivate e competono con gli animali domestici per il foraggio. Milioni di dollari vengono spesi ogni anno in paesi come Australia, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Stati Uniti negli sforzi per controllarli, confinarli o sterminarli. Inoltre, i conigli hanno inflitto enormi danni ecologici in alcune aree in cui sono stati introdotti.

Guarda un video del coniglio selvatico

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