RATTO
NERO

    
DATI
- Nome scentifico:
Rattus rattus
- Lunghezza del corpo:
20-26 cm
- Coda: 20-24 cm
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Difficoltà
di Avvistamento;: |
Bassa |
Diurno: |
No |
Data
inserimento: |
06.dicembre.2006 |
Autore: |
Michele
G. |
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Descrizione
E' detto comune che questo ratto,
diffondendo malattie come la peste
bubbonica, il tifo, la rabbia e la
trichinosi, ha cambiato il destino
dell'uomo più di ogni altro personaggio
storico. Le due specie più comuni di
ratti sono il R. rattus ("ratto
nero" o "ratto dei
tetti") e il R. norvegicus
("ratto marrone", "surmolotto"
o "ratto delle chiaviche").
Sono entrambe di dimensioni maggiori
rispetto ai topi, ma raramente superano
i 500 g di peso. Il ratto nero è di
dimensioni leggermente inferiori a
quello marrone, ed è meno diffuso.
Entrambe le specie sono originarie
dell'Asia, e giunsero in Europa e in
Africa in momenti diversi; in
particolare, il norvegicus, oggi
comunissimo, giunse in Europa solo nel
tardo Medioevo (a dispetto del suo nome,
non sembra fosse presente in Norvegia
prima della metà del XVIII secolo).
I
ratti approdarono infine nelle Americhe,
in Australia e altrove a bordo delle
navi dei coloni. A causa della loro
storia, sono detti talvolta "ratti
del Vecchio Mondo". Esclusi i ratti
comuni (rattus e norvegicus), la maggior
parte delle altre specie del genere
Rattus è endemica e alcune di esse sono
a rischio di estinzione. La parola
"ratto", e i suoi equivalenti
in altre lingue, sono anche usati
informalmente per riferirsi ad altri
mammiferi simili ma che non appartengono
al genere Rattus, quali il Bandicota
bengalensis.
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Alimentazione e Riproduzione
Il successo di questa specie è dovuto
alla sua alimentazione estremamente
varia e alla sua elevatissima prolificità.
Lungo tutto l'anno ogni sei settimane
nascono sino a 10 piccoli.
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